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La tecnica antichissima delle Tavole Rinascimentali

Uso la tecnica delle tavole rinascimentali, seguendo il metodo di Cennino Cennini che dal 1437 rimane valido ancora oggi.  Si deve a lui se oggi sappiamo come si lavorava nelle botteghe degli artisti che hanno reso Firenze famosa nel mondo.

Dal manoscritto “Princeps” di Cennini, le sue indicazioni sono preziosissime e da queste ho elaborato la mia ricetta.

La tecnica della foglia d’oro di Mariolina Dufour

  • Preparo la tavola di legno con strati di gesso e colla.
  • Questa superficie va levigata fino a ottenere un effetto marmo.
  • Riporto il disegno sulla tavola preparata.
  • Stendo il bolo caldo, il bolo va macinato finemente perché deve risultare impalpabile.
  • Asciutto il bolo, la tavola è pronta per la stesura della foglia d’oro.
  • L’oro viene “brunito”(schiacciato) con la pietra d’agata che contribuisce a ancorare la foglia e la rende brillantissima.
  • Per dipingere l’animale uso la tempera all’uovo in diversi strati perché acquisti un morbido spessore e gli animali abbiano corpo, la precisione di questa tecnica permette particolari molto dettagliati.
  • Esistono innumerevoli pigmenti, alcuni dei quali superano il valore stesso dell’oro!
  • La foglia d’oro che utilizzo è esclusivamente quella di Giusto Manetti battiloro 23 kts, certificata.

Dalla tavola di legno

Per il mio lavoro parto da una tavola di legno perfettamente tagliata e la levigo a mano con la carta vetrata, elimino ogni spigolo e bordo troppo netto e la preparo con colla scaldata:

una volta asciutta la tavola  viene ricoperta con strati di uno stucco della consistenza della panna liquida che è costituito da gesso da doratori e colla di pelli di coniglio.

sovrappongo  a pennello (muccino) 4-5 strati incrociati aspettando  il momento giusto perchè lo strato precedente non sia nè troppo asciutto, nè troppo bagnato.

Una volta ben asciutta, levigo questa superficie lungamente fino a ottenere un effetto quasi di marmo.

E’ il momento nel quale devo riportare il  disegno sulla tavola preparata perché il soggetto non sarà interessato dalla doratura quindi la stesura del bolo dovrà risparmiare quella zona.

Terminato il contorno del soggetto da dipingere, procedo con la stesura del bolo.

il bolo armeno

Il bolo deve essere macinato finemente perché deve risultare impalpabile.

 

Il bolo va steso caldo perché contiene, oltre a grasso di cervo e pigmenti, colla di pesce che raffreddandosi si indurisce. i soggetti vengono ripuliti fin nei minimi dettagli dalle sbavature di bolo perchè il colore chè applicherò non dovrà entare assolutamente in competizione con lo spesso strato di bolo.

la foglia d’oro

Asciutto il bolo, ma non secco, la tavola è pronta per la stesura della foglia d’oro: ogni foglia viene stesa con cura estrema sul bolo inumidito col pennello…e questa operazione si ripete finchè la foglia d’oro non ricopre tutta la superficie.

Dopo uno o due giorni, si brunisce l’oro con la pietra d’agata che contribuisce a ancorare la foglia definitivamente alla superficie e la rende brillantissima.

la tempera all’uovo

La pittura che io eseguo su queste preziose tavole è quella della tempera all’uovo, la tecnica che si usava prima che i fiamminghi introducessero l’olio in quantità sempre maggiore nei colori.

Non so esattamente quanti pigmenti (colori in polvere) esistano ma alcuni di quelli che uso normalmente sono molto preziosi, alcuni superano il valore stesso dell’oro!

Anche molti di questi pigmenti vanno ulteriormente macinati a mano perché la pennellata scorra senza rugosità…

Stendo la tempera all’uovo in diversi strati perché acquisti un morbido spessore e il soggetto prenda corpo e inoltre la precisione di questa tecnica permette particolari molto dettagliati.

Di solito le mie tavole sono dotate di una scatola fatta fare su misura.

La maggior parte dei miei soggetti è solitaria, perché rappresenta il mio ideale per quel tipo di animale nel suo atteggiamento più ieratico…ma eccezionalmente alcune volte sulle mie tavole si svolge una conversazione tra più soggetti.

La foglia d’oro che utilizzo è solo ed esclusivamente quella di Giusto Manetti battiloro 23 kts, certificata.

galleria di foto durante la lavorazione: